Quid pro quo di coppia

Il contratto iniziale è la premessa per la buona riuscita di una coppia. La sua analisi in terapia, inoltre, permette di capire come intervenire nella conflittualità e come trovare una soluzione efficace perché la coppia sia funzionale a se stessa”


Il quid pro quo o contratto di coppia è ciò che avviene tra due partner nella genesi della coppia affettiva.

I due partner, quando decidono di costruire la loro coppia, iniziano a contrattare quali caratteristiche deve avere la loro relazione, su quali regole, valori e norme deve basarsi questa unione

Tuttavia ci sono anche aspetti impliciti che non vengono discussi e contrattati apertamente, ma che caratterizzano comunque quella specifica coppia. 

Gli aspetti impliciti della relazione amorosa riguardano i vincoli affettivi ed emotivi che ognuno dei due partner si porta dalla propria famiglia.

In particolare entrambi gli innamorati, idealizzando il partner e focalizzandosi solo sulle sue caratteristiche che soddisfino i reciproci bisogni, si costruiscono un castello illusorio di una coppia ideale, non reale.

Jackson (1977) coniò il termine “Quid pro quo” per descrivere quello che letteralmente significa “qualcosa per qualcos’altro”: ciascun partner riceve qualcosa in cambio di qualcosa che dà, definendo in questo modo i diritti e i doveri di ognuno.

In pratica  i partner agiscono affinché l’altro emetta un comportamento da loro desiderato.

Questo aspetto contrattuale si esplica dunque nel momento iniziale di formazione della coppia e diventa promotore stesso di attrazione reciproca.

Se entrambi i partner si dimostrano rigidi e irremovibili sulle possibili modifiche di questo contratto, che potrebbe mutare in funzione del cambiamento della coppia come prodotto di due persone che sono in continuo cambiamento, la coppia raggiungerà alti livelli di conflittualità e le reciproche recriminazioni basate sui principi del contratto stesso diventeranno la modalità comunicativa prescelta.

Le soluzioni messe in campo da entrambi i partner, come abbiamo visto in altri articoli, richiameranno le stesse modalità apprese ognuno nella propria famiglia di origine.

Proprio perché le regole di relazione che sovrintendono questa coppia derivano dal modo in cui ognuno dei partner si pone nella relazione e, di conseguenza, dall’idea del Sé che ognuno ha costruito nel corso del suo sviluppo. 

Vediamo un esempio: se sono cresciuto con un’idea di me stesso come persona poco intraprendente, poco capace di trovare soluzioni ed il rischio è tenuto lontano dal certo, cercherò implicitamente un partner che mi sostenga, che mi dia spazio e che mi possa accudire nelle mie debolezze. 

Questo incastro apparentemente perfetto, porta inevitabilmente ad un paradosso. 

Cerco qualcuno che mi dia valore e, nel momento in cui trovo il partner che mi valorizza con la sua protezione e il suo accudimento, questo meccanismo mi riporta all’idea iniziale che non valgo se non in relazione con qualcuno. 

Ne consegue che il mio modo di stare in relazione è passivo, rispetto al mio partner che invece si pone in modo attivo nella relazione.

Il QUID è esattamente cosa un partner cerca nell’altro (protezione, accudimento, centralità, etc.) e ciò che riesce a dare al partner. 

Il PRO QUO richiama l’idea della condivisione reciproca, l’aspettativa di ricevere amore, la definizione della relazione. Le mie aspettative verso il partner, se disattese, creano una contraddizione interna alla coppia e di conseguenza un paradosso.

Se il Quid pro quo invece viene modificato nel tempo e i due partner si aprono alla possibilità di rinegoziare tale contratto, in funzione dei reciproci cambiamenti, la coppia non vivrà quei momenti di alta conflittualità.

Ti è piaciuto l’articolo? Hai dubbi o curiosità sul Quid pro quo? Pensi di esserti trovato in una situazione simile? Non esitare a contattarmi.

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